Non avrei desiderato altro, che mancargli almeno un quarto, di quanto lui, mancasse a me…

Avrei voluto solo, un suo pensiero per sbaglio, un nodo alla gola che stringesse forte il mio nome, un vuoto nello stomaco, che avesse il retrogusto di me.

In fondo, non mi aspettavo tanto da lui, né tantomeno, lo pretendevo.
Perché, in fondo, la verità, é che, nemmeno io, sapevo, esattamente, cosa volessi da lui. Ma la cosa certa, era che mi mancava.

Sì, mi mancava cazzo.
Quei suoi gesti più banali e terribilmente dolci, quelle sue carezze più delicate, quelle sue parole sussurrate all’orecchio, mentre mi stringeva a sé. Così, dannatamente false, ma dall’inganno piacevole, che sapevano sciogliere, ogni paura.

Mi mancava tutto di lui.
Lui sapeva, semplicemente, farmi stare bene. Ecco tutto.

Queste, erano le sole cose, che sapevo. Per il resto, non ne avevo la benché minima idea.
Né per quanto tempo, sarebbe durato, questo mio incontrollabile bisogno di lui, né quanto avrei resistito, a portare avanti da sola, qualcosa che non c’era e che, molto probabilmente, non ci sarebbe mai stata.

E la sola cosa che volevo, era di essere presente in lui. Stampata sulle sue labbra, in quel bacio che non si cancella più.
Nei suoi respiri, nei suoi battiti, nelle sua ossa, quel tanto che bastasse, per avere, il mio stesso bisogno, di avermi accanto.
Per qualche lieve lasso di tempo. Anche solo un istante.
Quel tanto che sarebbe bastato, per fargli rimanere qualcosa di me. Anche quando me ne sarei andata e avrebbe ripreso la sua vita di sempre, lontano dal mio cuore.

Non chiedevo molto…

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