Era sempre così.
C’era qualcosa di me, che finiva, inevitabilmente, per allontanare, chiunque, cercassi di avvicinare a me.
Al mio mondo, alla mia vita, al mio cuore.

Forse, erano i miei occhi. Quella luce, che fuori usciva, dai miei grandi e tristi, occhi marroni.
Una luce di speranza, di dolcezza, di sincerità.
Forse, era quella mia disperata, voglia d’amore, che trapelava dal mio volto. Che, incosciente, non sapeva mai nascondere niente.

Forse, era la fame. La mia insaziabile fame d’amore, che si poteva captare, persino, quando non c’ero. E la mia lontananza, lasciava spazio a voci e parole, che finivano, sempre, inevitabilmente, per rovinare tutto.
Tutto quello, che non c’era, ma che, nella mia fantasia di bambina ingenua e sdolcinata, esisteva, in qualche assurdo modo, nella mia falsa e immaginaria realtà.

Forse, era quella mia contrastante forza, che ho sempre avuto.
Quel mio essere testarda e determinata. Quel mio non arrendermi mai.
Mai. Neanche quando ci sarebbero mille e più motivi per farlo.

Forse, era quella mia anima troppo pura, quella mia mancata voglia di peccare e commettere sbagli che, chiunque, normalmente e in modo del tutto irrazionale, fa.

Forse, era quel mio mettermi sempre in secondo piano. Quel mio mancato amore per me stessa. Quell’amore, che finivo sempre per donare a loro, senza che lo volessero minimamente.
Forse, era quella mia voglia di affetto.
Di dolcezza, di amore, che li allontanava da me, come avessi la peste.

Forse, era quel mio essere, troppo buona e stupida. Quel mio palesarmi, incoscientemente, senza maschera alcuna, quel mio mettermi a nudo mostrando chi sono, che li faceva, costantemente, fuggire da me.

Forse, era quel mio modo, stupidamente romantico, di farli sentire speciali. Quel mio gridare, a squarciagola, il loro nome inciso sul mio cuore.
Quel mio assurdo credere, di poter essere amata, che li spingeva, contrariamente, a non amarmi mai.

Forse, dovevo solo essere meno me stessa. Ecco, che cosa dovevo.

Forse, dovevo solo smettere di dare senza consenso.
Dovevo solo smettere di sperare di essere amata da chi amavo.
Forse, dovevo solo arrendermi.
Perché, forse, quel mio troppo donare dolcezza, affetto, comprensione, fiducia, rispetto, amore, era semplicemente troppo.
E, forse, è il troppo, che spaventa chi troppo non sa dare.
