Con il viso tra le mani e gli occhi sbarrati gonfi di lacrime, ti guardo fermo tra i miei pensieri più dolci e non so più chi sei. Mentre guardo il nostro film sgretolarsi in cumulo di imbrogli e bugie, mi chiedo perché. E piú me lo chiedo più non ti riconosco, e mi sento pure tremendamente stupida ad averti disegnato un volto che non era il tuo. Ad averti creato un’immagine splendente che non ti appartiene.

No. Perché ora che so chi sei davvero, ora che conosco il tuo atroce e perfido inganno, mi chiedo come hai potuto farmi tutto questo.

Mi chiedo come sei riuscito a guardarmi negli occhi e fingere di provare qualcosa per me. Per me, che in realtá, sono niente per te.
Che volevi illudere e distruggere allo stesso colpo, che volevi usare come un giocattolo e buttare via, subito dopo averci giocato.
E mentre tutto il mondo mi crolla addosso in un istante, mentre ogni mio ricordo muore al grido atroce di una realtà che non trova amore, ripenso a quegli abbracci.

A quel tuo dolce stringerti a me, a quel tuo intrecciare la mano alla mia.
Ripenso ai nostri sguardi di dolcezza, a quei baci che non lasciavano respiro, a quelle carezze delicate che toccavano il cuore.
Ripenso a noi. E non ti vedo più.

Non vedo più quella magia, non vedo più quella bellezza, non vedo più quell’amore che avevo conosciuto grazie a te, ma solo menzogne.
Sporche e squallide menzogne uccidere te, uccidere me. Uccidere noi. Noi e tutto quello che eravamo, quando insieme trasformavamo il mondo in una bolla di magia.

Quando rendevamo la nostra difficile vita, una favola perfetta, che ora so, non avrà mai un lieto fine.
Quindi piango. Piango infinite lacrime di dolore. Lacrime che non scorrevano da tempo ormai.
Perché mi ero arresa, arresa all’assurda convinzione che se non eravamo insieme, che se non avevi scelto di stare al mio fianco, era per qualche assurdo motivo vitale che ti costringeva a sacrificare il tuo cuore segretamente mio.
Ma ora, ora che so che non è così, ora che so che al mio posto hai scelto un’altra a cui dare il tuo cuore, mi chiedo: chi sei?

Chi sei tu? Tu che mi hai salvata dal vuoto più totale, che mi ha donato luce in mezzo al buio di un cielo nero senza fine, che mi hai ridato vita e un nome che non credevo di avere, chi sei?

Davvero non lo so. Non so più chi sei, ma so solo, che rivoglio la persona che ho conosciuto e che mi ha resa migliore.
So solo che rivoglio te. Quel viso perfetto che ho disegnato guidata da un istinto incontrollabile e speciale senza nemmeno rendermene conto.
Rivoglio te che, nonostante tutto, continuo a sentirti parte della mia essenza.

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