Un must have dell’estate, un accessorio semplice dalla storia millenaria
Per molte di noi, quando c’è da preparare la borsa da spiaggia o da piscina, è una delle prime cose che mettiamo dentro. In aggiunta a questo accessorio, prenderemo anche la crema solare, l’asciugamano e un buon libro. Per altre è un semplice ma indispensabile accessorio di moda che in estate va sfoggiato: stiamo parlando del cappello di paglia.
Un accessorio dalla lunga storia, che ha inizio nel primo Ottocento, quando il cappello di paglia non aveva l’uso chic e mondano che ha ora. A quell’epoca infatti era un componente della “divisa” usata da chi lavorava nei campi per ripararsi dal sole.
Una storia fatta di coltivazione, raccolta e lavorazione del grano, per ottenere le “paglie” e poi le trecce, fatte rigorosamente a mano dalle “trecciaiole” fin dal Medioevo. Una tradizione che ha il suo “cuore geografico” a Signa e nella piana di Firenze, in Toscana. Una lavorazione che, tuttavia, nei primi anni del ‘900, dovette fare spazio alla produzione meccanica. Ma, il suo ricordo, vive ancora nel Museo della Paglia e dell’Intreccio, intitolato a Domenico Michelacci.
Nuovi materiali, nuove tecniche di lavorazione: ed ecco che il cappello di paglia diventa uno degli accessori estivi piú ricercati.
Ma, negli ultimi anni, la tendenza è cambiata, e questo accessorio è stato molto rinnovato.
Una rivincita, incentivata anche da alcune firme dell’alta moda italiana, che hanno riportato il cappello in testa (in tutti i sensi) a molte dive e celebrities.
Da Gucci a Missoni, fino a Dolce & Gabbana.
Con quale look va?
Qualsiasi!
Abitoni boho, jeans, gonnellone hippie, shorts e minidress: qualsiasi outfit estivo verrà reso ancora più esclusivo dall’uso del cappello di paglia.
La cosa importante da tenere in considerazione, è che abbia la tesa larga.
“Una donna senza cappello non sarà mai chic.”
EMILY POST