Un colorato viaggio tra chiacchiere, tradizioni, colori
Febbraio si sa è considerato uno dei mesi più freddi dell’anno, ma ci pensano due importanti feste a “riscaldarlo”: San Valentino, la festa degli innamorati, e il Carnevale.
Una festa colorata e goliardica che, però, ha dietro un’importante tradizione religiosa.
Infatti la stessa parola “Carnevale” deriva dal latino “carnem levare” (trad. levare la carne) : un riferimento al periodo di astinenza e digiuno dalle carni che avviene nel periodo della Quaresima.
E proprio perchè poi bisogna attenersi al digiuno e all’astinenza, che è giusto concedersi qualche giorno “grasso”
Infatti il “fulcro del Carnevale” si svolge proprio tra “giovedì grasso” (8 febbraio” e “martedì grasso” (13 febbraio); ma non da tutte le parti.
Ad esempio, a Milano, appunto, per la ricorrenza di Sant’Ambrogio, patrono della città, i festeggiamenti si prolungano fino al 17 febbraio.
E in posti, come la lussureggiante Venezia, in cui il Carnevale ha aperto già le sue danze .
Venezia : maschere sull’acqua
“Venezia che affonda bellezza che abbonda” canta Ligabue nel suo celebre singolo “MADE IN ITALY”.
E proprio in questi giorni, la bellezza delle maschere dei costumi d’epoca, inizierà a riempire vicoli, strade e canali della Laguna.
I festeggiamenti del Martedì Grasso a Venezia hanno origini antichissime : si dice che già dal 1904 fossero permessi, ma divennero ufficiali solo due secoli dopo, quando il Senato della Repubblica li sancì come festività pubblica.
Da allora, quello di Venezia (insieme a quello di Viareggio) sono considerati i Carnevali italiani per eccellenza: una festa che attira ogni anno milioni di visitatori.
Tra turisti che si divertono a fotografare le maschere, chi attende un anno intero per sfoggiare il suo costume sontuoso, o chi vuole “mostrarsi” con la sua maschera originale nel palcoscenico migliore. Quello della Laguna.
Quest’anno Venezia ha aperto in grande.
Un omaggio al grande Federico Fellini in occasione della tradizionale Festa sull’acqua in Rio di Cannaregio, con un’ apripista alquanto bizzarro: una pantegana.
E chissà cosa ci aspetterà nei giorni a seguire… Se potete non perdetevi il famoso “volo della Colombina” dal campanile di San Marco
E il viaggio continuerà nel prossimo articolo…alla scoperta di altri due carnevali molto allegri e stravaganti: andremo in Versilia e nella bella Milano.
E ricordatevi sempre… A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE!!