Lo so. È passato Natale senza che io ti dicessi più niente. Senza esserci più per te.
Nessun messaggio di auguri, nessuna telefonata. Nemmeno un ciao. Eppure io ero lì.
Ero lì a pensarti. Come sempre. E forse, se può essere possibile, anche di più.
E credimi, non è passato un solo minuto, secondo, frangente di istante, senza che io desiderassi, con tutta l’anima, di prendere quel dannato telefono e scriverti un fottuto messaggio di “Buon Natale!”.

Senza che io, mi dimenticassi del tuo nome.
Non puoi nemmeno immaginare, quanto ci sei stato, in tutto quel tempo di Auguri e magia, in cui la sola cosa che ho desiderato, é stato un tuo gesto.
Un segno, anche il più banale, ma pur sempre tuo. Il tuo ritorno.

Non puoi nemmeno capire, quanto io ti abbia pensato. Lí, triste e solo, senza di lui.
Credi, forse, che io abbia dimenticato il tuo dolore?
Il vuoto immenso che nascondi nel tuo tenero cuore disperato?

Credi, forse, che io sia stata bene ad immaginarti così. Forte all’apparenza, e dentro, più piccolo e fragile di un bimbo?
No. Se, anche solo per attimo, hai potuto credere che io avessi rimosso tutto, solo perché ho dovuto scegliere di non esserci più per te, sappi, che nella mia mente, non ci sei stato che tu.
Tu e quel tuo maledetto dolore, che distruggerei. Se solo potessi.
Sapevo bene, che questo era il tuo primo Natale senza colui che ti ha dato la vita. E sappi, che, per quanto possa sembrarti assurdo, io ho sofferto con te.

E in tutta quella sofferenza, io ti ho abbracciato, baciato, amato.
Ti ho stretto forte al cuore, ti ho sfiorato il viso fissando i tuoi occhi celesti e spaventati; e ti ho amato.
Ti amato con tutta me stessa, per proteggerti dal mondo, che infame e atroce, ci tiene distanti, impedendoci di stare, dove entrambi, sogneremmo di essere. In un unico respiro.
