In tutto quel vuoto totale, in cui ero stata gettata, lui, era la sola cosa, che mi aveva, riportata in vita.

Non avevo più desideri, speranze, passioni, momenti di gioia.
Ma con lui, un piccolo frammento di luce, si era adagiato, nel buio dei miei occhi stanchi e colmi di lacrime infinite.

Ogni sua singola parola, rendeva dolce, un giorno da buttare.
E pensarlo, mi faceva risentire viva.
É così, nel momento in cui tutto sembrava perduto, era arrivato lui.
Che mi aveva ritrovata, riportandomi in vita.

Ed ora, ora che qualche brivido, era tornato a scorrermi lungo la schiena, che riuscivo a riconoscermi, tra le strade di una cittá, che da troppi giorni, non sentivo piú mia, toccava a me, salvarlo dal dolore.
Riportargli la vita, tra la morte, di un’anima disperata e priva di forze.

E forse, eravamo stati creati, proprio per questo.
Sí, per portarci, reciprocamente, in salvo, da una disperazione, senza via di uscita.

E forse, era trovarci, il vero traguardo, a cui dovevamo, da sempre, arrivare. superando le illusioni di una gioia infame, che ad ogni breve apparizione, ci aveva lasciati soli e sconosciuti, in un mondo, che solo insieme, avremmo reso nostro.

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