Così, quasi stupidamente, mi chiedo se ti manco.
Se ti mancano i miei occhi riflessi nei tuoi, che ti guardavano un po’ intimoriti.
Con la paura di chi già sa, che tutto questo é troppo bello per essere realtà.

Mi chiedo, se ti mancano le mie labbra da mordere e premere affannosamente, contro le tue, per soffocare quell’improssiva e stupenda, voglia di averci.

Mi chiedo, se ti mancano i miei capelli, che facevi scorrere dolcemente, lungo le dita, mentre mi guardavi, come nessuno aveva fatto mai.

Mi chiedo, se ti manca tenermi stretta stretta tra le braccia, fino ad assorbirmi anche l’anima, che ormai, appartiene a te.

Mi chiedo, se ti mancano quegli abbracci disperati, sofferti, bramati, desiderati così tanto a lungo, da togliere il fiato e far venire le lacrime agli occhi.

Mi chiedo, se ti mancano le coccole, che teneramente ci scambiavamo, mentre le parole svanivano, divorate dai nostri baci e corpi uniti, in un’unica bellezza.

Mi chiedo, se ti mancano le mie carezze lungo il viso, tra i capelli, nelle mani. Carezze, in grado di uccidere, ogni tuo dolore.

Mi chiedo, se ti manco accanto a te, seduta laddove, dovrei essere.
A trasmetterti quel calore e affetto che meriti, anche solo, con un semplice sguardo.

Mi chiedo, se ti manca tenermi per mano e guidarmi lungo la strada della felicità, che solo tu mi sai mostrare.

Mi chiedo, se ti manca proteggermi con la maestosità del tuo corpo, che, come un’ala gigantesca, mi avvolgeva, tenendomi al sicuro.
Ed io, piccola, mi lasciavo vivere riparata dallo scudo del tuo cuore, puro e grande quanto il mio.

Mi chiedo, se ti manca la mia voce che ti sussurra alle orecchie ogni più profonda e sincera verità, fidandosi, della meraviglia che sei.

Mi chiedo, forse fin troppo stupidamente, se semplicemente ti manco io.
In un giorno qualunque, in cui la tua vita scorre tra la frenesia di un tempo che passa, tra persone che in fondo, non sanno amarti, come saprebbe fare una come me, che ti custodisce nel profondo del suo cuore ammaccato.
Io e quello che potevo donarti con la semplicità del mio tempo, io che, insieme a te, sapevo rendere perfetto, un minuto di dolce silenzio.

Io, che non chiedo altro, che amarti e donarti il meglio di me.

Io, che ti seguirei ovunque sei e per te farei qualsiasi cosa.

Io, che sono felice se lo sei tu e non vorrei nient’altro, che far parte di te.
Del tuo dolore, dei tuoi pensieri, dei tuoi sorrisi, delle tue lacrime trattenute, del tuo tempo, del tuo cuore.

Io, che sono niente se tu non ci sei, io, che non voglio che te, io, che tornerò a vivere, solo se ti rivedrò.

[…] Mi chiedo se ti manco… […]