Il Nocino, forse non tutti lo conoscono.
Il Nocino è un liquore modenese ottenuto dalla macerazione del mallo della noce ancora acerba, messo in infusione in alcool.
Tra le province di Modena si possono trovare varie ricette, chi mette più noci, chi mette più zucchero, chi mette aromi ecc..
Io uso la ricetta di famiglia, rimasta nei cassetti per un lunghissimo periodo, di origine modenese da parte di Mamma.
Quest’anno ho deciso di provare a farlo anche io.
Prima di passare alla ricetta vera e propria, vi dico che questo liquore, purtroppo non si può fare tutto l’anno. C’è un periodo ben preciso per fare il Nocino, e questo periodo è la fine del mese di giugno.
Le noci ancora acerbe, vanno raccolte a cavallo del periodo di “San Giovanni” (il 24 giugno). Una data che forse in molti di voi conoscono, per via della raccolta di alcune piante officinali e altro.. (a breve sul blog tratteremo anche questo discorso)
Tornando al Nocino, la consistenza delle noci da usare per fare il Nocino, si può valutare con l’ausilio di uno spillone, o semplicemente tagliando a metà la noce. Lo spillone deve riuscire a passare da parte a parte, e con il coltello si deve riuscire a tagliarla senza fare troppa fatica.
Mi raccomando, le noci, devono essere di origine locale, e obbligatoriamente prive di qualsiasi trattamento.
Ma ora passiamo alla ricetta per fare questo magnifico Liquore.
Per fare questo nocino avrete bisogno di:
– 2 vasi da che possano contenere 2kg ognuno;
– 1 damigianina da 5 litri;
– 1 Litro di Alcool buongusto 95°
– 800 gr di zucchero
– 33 noci acerbe
Prendete le noci e tagliatele in 4 parti e dividetele equamente nei rispettivi 2 vasi.
Aggiungete in ogni vaso 400 gr di zucchero e chiudete i vasi. Lasciate il tutto in macerazione al sole per 4-5 giorni avendo cura di scuotere il vaso ogni giorno.
Noterete che lo zucchero si sarà quasi completamente sciolto e a questo punto, mettete il contenuto dei vasi all’interno della damigianina da 5 litri e aggiungete il litro di alcool buongusto.
Questa damigianina deve esser posta in un luogo parzialmente esposto al sole per 60 giorni.
Molto importante in questo periodo di tempo è aprire la damigiana 1 volta a settimana, lasciandola aperta 5-10 minuti coperta solamente da una garza sterile o un pezzo di stoffa pulito, e mescolare bene il contenuto, quindi al termine richiuderla bene.
Terminati i 60 giorni, sempre con l’aiuto di un imbuto e di garze sterili, si provvede a filtrare il contenuto della damigiana all’interno di una ciotola capiente (contate che ne escono quasi 2 litri).
Terminato il filtraggio, potrete mettere il nocino in bottiglie piccole per fare degli omaggi (come ho fatto io e potrete notare dalla foto oppure messo in 2 bottiglie grandi (da 1 L) e potrete offrirlo ai vostri ospiti a fine pranzo o fine cena.
Io consiglio di fare più bottiglie piccole, e lasciarle riposare almeno 12 mesi in un luogo fresco, come una cantina. Passati i 12 mesi potrete sentire il suo sapore, a mio avviso ottimo, che solo con il riposo e la maturazione acquista rotondità.
N.B.
Tra le varie ricette che uno può trovare, ci sono anche quelle che aggiungono in macerazione (dopo i primi 4-5 gg), l’abbinamento di aromi come ad esempio questi 2 (ma ce ne sono altri):
- 1
– Cannella (non più di metà stecca);
– Chiodi di garofano ( non più di 4-5 chiodi) - 2
– Cannella ( 1/4 di stecca);
– Chiodi di garofano ( 4-5 non di più)
– Scorza di mezzo limone (non grattugiata, ma levata con il pelapatate)
Provate a farlo l’anno prossimo e ditemi cosa ne pensate, penso che anche voi ve ne innamorerete!