Cristalli benauguranti per nuovi inizi e regali in ogni stagione.
Per ragioni tecniche, indipendenti dalla nostra volontà, l’articolo prenatalizio è saltato, così, per farci
perdonare, vi diamo qualche consiglio per ogni occasione e, soprattutto, per una nuova vita.
Anno nuovo, pietre nuove.
Ormai da un pezzo, soprattutto tra gli amanti della meditazione o dell’Hata Yoga, vanno di moda le pietre
dei Cakra (no, non è sbagliato, questa è la forma più corretta dalla traslitterazione dal Sanscrito).
Oggi si attribuiscono degli specifici colori a ciascun Cakra. Questo, in realtà, non è esatto, perché ogni Cakra
ha diversi colori, individuali per ognuno.
India e Tibet, ad esempio, attribuiscono colori diversi a uno stesso vortice, ma i colori mutano a seconda
dello “strato”, passatemi il termine, che prendiamo in considerazione.
Dovendo essere breve, passo oltre, ma sono disponibile per domande e approfondimenti.
Quindi, vediamo un po’ come possiamo comportarci.
Poiché finora abbiamo parlato di quarzi, proviamo a usare solo il quarzo per ogni Cakra.
Intanto, chiariamo subito un punto fondamentale: non sento altro che gente inneggiante alla nobiltà del
settimo Cakra e disprezzare il primo, come materialista, terra terra, istintuale, bestiale. Già considerare
inferiore alle altre una parte della propria anatomia sottile, perdonatemi, è darsi una gran zappata sui
malleoli, ma se vi dicessi che primo e settimo sono lo stesso identico Cakra?
In effetti, i Tibetani, non prendono mai in considerazione primo e settimo, partendo da quello che
definiscono Cakra Segreto, per arrivare al quinto, che per l’India è il sesto e lì si fermano. Che non sappiano
dell’esistenza degli altri due? Giuro che lo sanno.
Solo che li chiamano Canale Centrale dell’Energia, o Sushumna, che attraversa il corpo parallelamente alla
colonna vertebrale e su cui si installano le valvole, o ruote, chiamate Cakra.
La base della Sushumna, cui si avvolgono Ida e Pingala, gli altri due canali, è quindi l’ingresso dell’energia
terrestre, mentre la fontanella, sede, per la tradizione indiana, del settimo Cakra, è invece il collegamento
con l’energia celeste, spaziale.
Per i Tibetani il secondo Cakra, o Cakra Segreto, è collegato al colore verde, mentre normalmente vi si
associa il rosso o l’arancio, che il Tibet associa invece alla gola.
Quindi?
Quindi il discorso sarebbe complicatino, ma noi, al momento, limitiamoci a esempi più “normali”,
riservandoci di approfondire in seguito.
Vado:
Il Quarzo Morione naturale è ottimo per il PRIMO Cakra. Se vogliamo considerare l’Ossidiana come quarzo
amorfo, quella chiamata “Lacrima di Apache” è perfetta.
Per il SECONDO Cakra, il Cakra Segreto, possiamo invece usare un bel Fumè marrone caldo, oppure una
Corniola, che appartiene alla famiglia dei quarzi microcristallini.
Per il TERZO, quello tra stomaco e intestino, usiamo un Citrino naturale, dal colore ambrato.
Siamo al QUARTO, quello del cuore. Niente di più facile: Quarzo Rosa o Crisoprasio (tipo di Calcedonio verde
mela).
Arriviamo al QUINTO, alla gola. Da puristi, possiamo usare un quarzo trasparente del tipo ghiaccio, cioè,
simile ad acqua congelata, tipico di molti quarzi alpini, oppure un Calcedonio azzurro, anche detto,
erroneamente, agata blue lace.
Per il SESTO, la fronte, possiamo tranquillamente usare un’Ametista sarda, che va dal trasparente appena
lilla, al malva sugli apici oppure l’Ametista messicana biterminata.
E arriviamo all’altra estremità della Sushumna, chiamata SETTIMO Cakra o, in Sanscrito, Sahasrara. Non c’è dubbio: un’Ametista di un bel viola intenso, o, meglio ancora, un Quarzo Ialino che più trasparente
non si può.
Sarebbe bene scegliere queste pietre una ad una, non in set preconfezionati e, soprattutto, MAI usare
pietre burattate!
Costano poco, ma, credetemi, quel poco è molto. Si tratta di scarti di produzione che, fino a qualche
decennio fa, non avevano alcun tipo di destinazione, se non la trasformazione in ghiaia. Con l’esplodere
della “moda” della cristalloterapia e della new age, inventare il burattato da commercio, spacciandolo
come “pietra da cristalloterapia”, è stato un colpo di genio.
No, cercate il grezzo. Oltre al valore reale delle pietre, farete una figura decisamente migliore, con i vostri
regali.
Ora essendomi dilungata troppo, non mi resta che darvi appuntamento alla prossima puntata.
Alcune immagini le abbiamo prese da siti specifici per rendere l’articolo il più completo possibile.