Per conoscere meglio il quarzo, dobbiamo provare ad entrare nell’ottica di questi insegnamenti, ai nostri occhi, così assurdi. La pietra viene considerata oggetto vivente, dotata, anche se qui non è detto esplicitamente, di volontà propria. La sua nascita magica, mistica e misteriosa è data da un insieme di atti volontari e non casuali, delle forze della natura. È necessario, oggi, soprattutto se si decide di voler entrare nel mondo “alternativo” dei minerali e dei cristalli, farlo come gli antichi.
Bisogna, cioè, considerarli come “non strumenti”, tutto sommato non diversi dalla pilloletta per il mal di testa, ma recuperando la dimensione misterica e magica, anche sapendo esattamente la genesi mineralogica di ognuna.
Quando prenderemo in esame la formazione dei minerali e cristalli, probabilmente avremo delle sorprese.
È necessario cambiare punto di vista, dimenticare quello che crediamo di sapere e, se possibile, avere l’umiltà di non deridere migliaia e migliaia di anni di storia ed esperienza, oppure limitarsi a giocare a fare i collezionisti.
Vediamo ora qualche elemento più “mondano”.
Possiamo dire che il Quarzo Ialino, nonostante le poche varianti (tormalinato, rutilato, fumè), é in grado di assolvere qualsiasi necessità.
Già dalle antiche tradizioni indiane, il Quarzo Ialino è considerato in grado di purificare e potenziare il prana (energia vitale) degli esseri viventi o non viventi.
Anzi, rende puro e potente il prana presente nell’aria o nelle acque. Ha la capacità di rigenerare le cellule “ringiovanendole” e, allo stesso modo, i tessuti animali o vegetali. Potenzia, inoltre, il sistema immunitario.
Molte antiche civiltà lo usavano, anche, per realizzare gli occhi delle statue delle Divinità. Questo perchè si riteneva potesse dare al loro sguardo la capacità di vedere il vero.
Analogamente, tutti conoscono l’antica tradizione di costruire sfere di cristallo per vedere a distanza e/o predire il futuro. Presso alcune culture, è di norma osservare un ammalato attraverso un Quarzo, perché questo è in grado di mostrare il campo energetico (aura) del paziente e di rivelare il reale stato degli organi.
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