Ricetta di famiglia e della tradizione emiliana: le Tigelle

Ricetta di famiglia e della tradizione emiliana: le Tigelle

Oggi ho deciso di pubblicare la nostra ricetta delle tigelle, ovvero quella di mia mamma. In giro se ne mangiano di buone, ma devo ancora trovare quelle che superano in bontà queste tigelle. I miei amici, lo sanno, visto che con la cadenza di 15 giorni in inverno viene fatta la cosiddetta “tigellata“!Le potrete servire con affettati, formaggi, verdure grigliate e vi consiglio vivamente di provarle anche con miele, crema di nocciola o quello che più vi piace. Sono abbastanza “neutre” come gusto, quindi adatte per salati e dolci.
Provatele a fare, e vedrete che quelle compere non saranno più così buone, comode perchè già fatte sì, ma a parer mio non buone come quelle fatte in casa.

Noi in famiglia abbiamo le nostre “tecniche di dosaggio” dell’impasto, che vi spiegherò. Anche se sul cubetto di lievito di birra c’è scritto che serve per far lievitare 500gr di farina, vedrete che andrà benissimo anche per 650-700gr di farina, come facciamo noi. Una strumento necessario per farle è la Tigelliera in Ghisa, costa sui 35-40 euro. Forse penserete che siano costose, ma noi le abbiamo da 35 anni e forse più. Se non sapete dove trovarla, basterà guardare in internet, qualche e-commerce lo avrà sicuramente.

IMPORTANTE

Questa tipologia di impasto può essere anche pensato anche come 1/2 farina 00 e 1/2 farina integrale, se vogliamo fare tigelle più “sana”. Sicuramente proverò prossimamente a fare impasti più salutari, magari con farina integrale, farina di farro, farina di riso. Cercando di formulare una buona ricetta anche per i celiaci.

Ingredienti:

650 g Farina 00

250 ml Panna a lunga conservazione

1 cubetto di Lievito di birra

3 cucchiai d’Olio E.V.O.

10 g Sale fino

q.b Latte

Procedimento:

  1. Mettete tutti gli ingredienti in un mixer, tranne il latte che aggiungerete q.b fino ad ottenere un impasto piuttosto omogeneo. Deve risultare un impasto piuttosto elastico, ma non appiccicoso.
  2. Togliete dal mixer l’impasto e fate delle palline della dimensione di un pugno circa, delle polpette molto grandi. (Noi, in famiglia, di solito usiamo la regola di mettere l’impasto nella mano e stringere il pugno (non troppo ovviamente) e di togliere la parte dell’impasto che esce dalla mano, e questa è la dose giusta.
  3. Fatte le palline, copritele con un tovaglia, per lasciarle lievitare almeno 1 oretta, anche 2 se ne avete la possibilità (noi se abbiamo fretta le facciamo e le cuociamo..)
  4. Scaldate la tigelliera sul fuoco, e per capire quando è arrivata a temperatura, aprite lo stampo e fategli cadere una goccia d’acqua, se evapora quasi subito, potete procedere con la cottura delle vostre tigelle.
  5. Distribuite le palline negli stampi, chiudeteli, e girateli subito sull’altro lato, tenete sempre lo stampo ben chiuso il primo minuto (così che la cottura allarghi la tigella e non la faccia inspessire troppo). Poi controllatele fino a doratura delle tigelle, potrete aprire la tigelliera quante volte vorrete per controllare, e di tanto in tanto rigirate lo stampo. Di solito sono sufficienti 2-3 minuti per lato, anche meno se usate un fornello grande.