Domenica 24 Marzo al Teatro Giotto di Vicchio (FI), Sergio Cammariere in concerto al Giotto Jazz Festival 2019.
Indossando un elegante completo nero, è salito sul palco con l’eleganza e la classe che sempre lo contraddistinguono, come un uomo di altri tempi.
Sedendosi al pianoforte e scatenando i suoi tanti ricci scuri ha preso posizione.
In trio con Amedeo Ariano alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Sergio Cammariere al pianoforte ha lasciato parlare la sua musica e i suoi brani, molti scritti insieme all’amico fraterno Roberto Kunstler.
Da “Le Porte del Sogno” a “Tutto quello che un uomo”, brano con cui raggiunse il 3^ posto al Festival di Sanremo 2003 e vinse il premio della critica, il cantautore ha incantato il pubblico del teatro toscano.
Grande ospite della serata per qualche brano anche Dario Cecchini, sassofonista dei Funk Off.
Una performance sempre nuova quella di Cammariere che si lascia cullare dall’improvvisazione. La sua sensibilitá di artista e cantautore arriva dritta al cuore attraverso la sua interpretazione profonda. Un artista che non ha mai paura di mostrare sé stesso di fronte al suo pubblico, che si emoziona e che emoziona.
Della sua timidezza ne fa punto di forza e arma vincente per tutte le anime che sanno ascoltare col cuore.
Tra qualche racconto e qualche anneddoto ha ripercorso la strada della sua lunga carriera, nata dalle prime performance al bar Bogart di Firenze.
Le sue parole fanno trasparire un uomo dalla grande cultura, amante dell’arte in genere che trova nella musica la sua massima espressivitá.
Dopo le richieste del pubblico, sono stati intonati ai brani “Niente” e “Sorella mia”, in un abbraccio musicale dalle tante sfumature in salsa jazz e non.
Sergio Cammariere al Giotto Jazz Festival é stato tutto quello che un uomo e un artista cosí potevano donarci: amore in musica.
Come affermato dall’artista stesso durante il concerto: in questo mondo c’é bisogno di tanto amore e di tanto romanticismo, dove invece regna troppo spesso l’odio.
Lasciamoci contagiare da queste “good vibes” del maestro e ascoltando la sua musica entriamo anche noi nel suo “situescion world” che merita l’ascolto attraverso orecchie, anima e cuore.
Andare a perlustrare musica nelle nicchie porta sempre grandi e belle sorprese: la musica di Sergio Cammariere tra queste.
In attesa del nuovo disco , indossiamo le cuffie, selezioniamo copertine con riccioli neri e pianoforte , quelli inconfondibili di Sergio Cammariere e schiacciamo “play”.
Ed é subito “situescion”!
Buona musica!
http://Www.sergiocammariere.com
Foto di Raffaella Vismara e Simona Morelli.