Le nottate in discoteca, davanti le serie tv o con il nostro smartphone tra le mani, immersi nella navigazione tra i vari social, ci impediscono di dare il giusto spazio, a questo momento di grande valore.
Che tu sia un uomo d’affari, un impiegato o un atleta agonistico, dormire le giuste ore a notte, ti permette di dare, sempre il massimo, durante la tua attività.

A maggior ragione, se tu appartieni proprio, a quest’ultima categoria, la strategia vincente, è quella, di concedersi una buona dose di sonno, addirittura maggiore, rispetto a quella consigliata, mediamente, a ciascun individuo. Sfatiamo, una volta per tutte, il proverbio che dice che “chi dorme non piglia pesci”!
Sono molte le ricerche scientifiche, che proclamano, a gran voce, che dormire non è, semplicemente, un bisogno fisiologico, bensì un’attività, che ci permette, di vivere al meglio la giornata e che può allungare la nostra vita.
In media, ciascuno di noi, dovrebbe dormire, almeno 7 ore a notte, per poter essere, perfettamente carico e reattivo il giorno seguente, ma, se parliamo di sportivi, il numero di ore di sonno, si alza a 10.
Dormire almeno 10 ore a notte, assicura performance sportive, da veri campioni o, perlomeno, aumenta le percentuali di successo. Più il cervello è sveglio e riposato, più sarà elevata, la prestazione. Una vera e propria rivelazione per tutti gli sportivi!
Durante il sonno, il nostro corpo, produce un ormone chiamato GH, che è responsabile della crescita muscolare e che, grazie alla sua attività, brucia i grassi presenti nel nostro organismo.
Perciò, se vuoi arrivare pronto a quella maratona, che da tanto, vorresti fare, ma che non hai mai avuto il coraggio di intraprendere, o vuoi sollevare quel bilanciere,
che ha l’aria di pesare persino più di te, corri subito a letto!
Il consiglio, che molti specialisti del sonno, danno, agli atleti e agli sportivi di ogni genere, è quello di creare una routine tra sonno e attività sportiva: coricarsi allo stesso orario e allenarsi, seguendo il programma settimanale.
L’atleta, deve trasformarsi in una sorta di “orologio”, rispettando, con regolarità, il ritmo sonno-veglia, collegato al ritmo circadiano di secrezione degli ormoni.
Garantire le giuste ore di sonno al proprio corpo tutti i giorni, consente, il recupero energetico e psico-fisico. Un toccasana, non solo per cuore e cervello, ma, persino, per la pelle!
Inoltre, è stato dimostrato scientificamente, che l’attività fisica aerobica, migliora la qualità del sonno, influenzando, positivamente, anche l’umore e la carica vitale della persona che lo pratica.
Insomma, lo sport, aiuta il sonno ed il sonno aiuta gli sportivi!
Attenzione, però, a non praticare, un’intensa attività sportiva, prima di addormentarsi. Questo, non favorirebbe il sonno, anzi, a causa del rilascio di adrenalina, potrebbe provocare una fastidiosa insonnia.
Dunque, in sintesi, cosa fare e non fare, per migliorare la qualità di sonno, sport e anche metabolismo?
- Mangiare con regolarità e non abbuffarsi;
- Bere tanto e frequentemente;
- Non coricarsi, immediatamente, dopo la performance sportiva, soprattutto, se si è svolto un allenamento intenso;
- Dormire in posizione ottimale. Scegliere un materasso che assecondi le nostre curve fisiologiche e che consenta, lo scarico dell’affaticamento muscolare.
Il materasso, ha la funzione, di sostenere il peso. Contrariamente, quando la zona contrassegnata, ha una portanza di accoglimento, il materasso, accoglie e asseconda, le curve del nostro corpo.
Si ottiene, così, un bilanciamento perfetto, della colonna vertebrale.
Solo con la giusta armonia, fra stile di vita, cibo, allenamento e sonno, si otterranno i risultati migliori, sia sotto l’aspetto sportivo, sia sotto quello della silhouette!

CURIOSITA’:
Il mondo degli atleti professionisti, ha davvero preso alla lettera, ciò che suggeriscono queste ricerche scientifiche. A tal punto, che alcune squadre della NBA (basket) e NHL (hockey), hanno inserito, nel proprio staff, una nuova figura, il cosiddetto sleep coach, ossia l’esperto del sonno.
Questo, grazie all’aiuto, di vari esami e strumenti. Tra questi, l’actigrafia (una metodica che permette di ricostruire i ritmi di sonno-veglia). Essa é in grado di correlare i dati ottenuti, con quelli delle prestazioni sportive e di suggerire la formula vincente, per ciascun atleta.