Samantha Cristoforetti, classe 1977, è uno dei volti più noti della scienza italiana moderna!
Prima donna italiana nello spazio con un tempo di permanenza di 199g 16h 42m!
Una mente molto brillante quella di Samantha: approfondisce gli studi, iniziati in Italia, trasferendosi negli Stati Uniti d’America, dove studierà per un anno alla Saint Paul Central High School di Saint Paul, Minnesota. Si laurea, quindi, in ingegneria aerospaziale all’Università tecnica di Monaco di Baviera, in Germania.
Continua i suoi studi trascorrendo quattro mesi all’Ecole Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace di Tolosa, in Francia, lavorando ad un progetto sperimentale in aerodinamica. Successivamente ha scritto la tesi di master durante una progetto di ricerca durato dieci mesi presso l’’Università Mendeleev delle Tecnologie Chimiche a Mosca, Russia.
Nel 2001 vince un concorso all’Accademia di Pozzuoli, ne uscirà nel 2005 con il titolo di ufficiale del ruolo navigante normale e con una laurea i Scienze aeronautiche conseguita presso l’Università Federico II di Napoli.
Decide, successivamente, per conseguire il brevetto di pilota militare, di tornare negli Stati Uniti d’America per specializzarsi presso la Euro-Nato Joint Jet Pilot Training di Wichita Falls, in Texas.
Nel maggio del 2009 partecipa alle selezioni come astronauta presso l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) risultando tra le sei migliori su 8500 candidati.
Scopriamo qualche curiosità di AstroSam!
– Nel 2016 Samantha dà alla luce, a Colonia in Germania, la sua prima bambina Kelsey Amal. Il nome significa “coraggiosa” e “speranza”. L’astronauta ha decido di mantenere il massimo riserbo sulla notizia.
– Da sempre è una grandissima appassionata di Star Trek!
– Quante lingue parla Samantha? italiano (madrelingua), tedesco, inglese, francese e infine russo, poiché obbligatorio per chi utilizza la Soyouz nel volo verso la Stazione Spaziale (la lingua ufficiale della missione). Una vera poliglotta!
– Durante la visita medica per entrare nell’Aeronautica Samantha Cristoforetti ha temuto, per un attimo, di non farcela: il medico infatti ha misurato la sua altezza due volte, per accertarsi che fosse più alta (in realtà per poco) dei 165 centimetri decretati come altezza minima.
“Decidere di fare l’astronauta non è come decidere di fare l’avvocato o l’architetto. Si devono verificare una serie di condizioni e ci vuole anche una buona dose di fortuna”.
– Adora fare escursioni, immersioni, yoga, leggere e viaggiare. Tra i suoi interessi troviamo anche la tecnologia e la nutrizione.