E fu così che il ” sacchetto di carta” divenne di moda
Quando si sente parlare di “shopping bag” (o tote bag) la maggior parte delle persone, che non sono magari esperte di moda o appassionate di borse, pensano immediatamente a quelle borse in tela o in plastica che si usano per andare a fare la spesa.
In realtà le due cose non sono così tanto distinte, ma, anzi, possiamo dire che sono “una l’evoluzione dell’altra”
Come sappiamo tutti, la carta si ottiene dal legno in un processo meticoloso di varie fasi. Nel 1844 si trovò un modo più veloce di ottenerla attraverso una pasta di legno. L’idea fu di tedesco Friedrich Gottlob Keller che non era un cartaio, bensì un tessitore.
Grazie a lui la carta divenne un bene di consumo.
Alla fine dell ‘800 la carta invase il mercato del packaging, ma solo nel 1929 si ha la consacrazione del “sacchetto di carta”.
Da allora, seguiranno anni di miglioramenti ed innovazioni. Sia di carattere formale che funzionale, fino agli anni ‘60. A partire da questi ultimi, l’aspetto visivo e comunicativo del sacchetto, verrà messo in primo piano.
Degni di nota, sono quelli attuati da una ditta americana che passerà alla storia come la “mamma” delle shopping bag: la catena di grandi magazzini BLOOMINGDALE’S.
Si comincia con un biglietto di auguri stampato su piccole borse marroni rettangolari, che negli anni ’50, diventano più robuste con forti maniglie ripiegate ed un design classico: una rosa, una mano guantata con un ombrello dall’altro, e il logo del negozio dalla grafia classica.
Ma è negli anni ’70 la “svolta di stile” della shopping bag : da strumento, ad oggetto di moda.
Shopping bag: dove, come, quando
La shopping bag, negli ultimi anni, è parte della vita quotidiana di tantissime donne. Utilizzabile in svariate occasioni, come durante una bella passeggiata con le amiche, un quotidiano giro al mercato, per non parlare di un rilassante pic-nic in compagnia.
Come l’abbiniamo? Come mamma e nonna insegnano, come abbinamento, scarpe e borse vanno a braccetto, non tanto in termini di colore, quanto di stile: l’elegante con l’elegante, il casual con il casual.
La borsa di una donna è la sua segreta fonte di potere.
Là dentro ci sono tanti segreti oscuri e pericolosi di cui noi poveri maschietti non dovremo sapere nulla